Chi sono?

Sono meridionale, nato a Napoli nel 1973, padre di Jamila e Carlo, marito di Karima.. Appena diciottenne sono stato eletto consigliere municipale a Napoli. Lo scriveva Benedetto Croce e lo citava Fabrizio De André: fino a diciotto anni siamo tutti sognatori. Io da quel giorno, mi sono ripromesso di non smettere.

A venticinque anni, nel 1998, sono diventato responsabile Esteri della Sinistra Giovanile e vicepresidente dell’International Union of Socialist Youth (IUSY). Solo qualche anno dopo sono stato eletto segretario generale IUSY. Ho ritrovato e ritrovo tutt’ora, durante i miei incarichi istituzionali, amici di quei giorni. Ho ripercorso con loro i sei anni trascorsi a Vienna: la storia di un meridionale di vent’anni che sogna l’Europa.
Ecco il 2006. Dopo la mia esperienza a Vienna, Piero Fassino mi chiamò nella segreteria dei Ds e mi chiese di guidare il partito campano. In quelle settimane, nasceva il Partito Democratico. E la storia comincia così: io – che non avevo nemmeno trent’anni – e Ciriaco De Mita – che ne aveva quasi ottanta – a disegnare una struttura unitaria tra ex Ds ed ex Dc.
In quelle stanze, durante quelle settimane, ho imparato ad ascoltare.

Il lascito di quegli anni è stato la mia bussola durante la segreteria regionale del Partito Democratico della Campania e durante il mio mandato come Deputato della Repubblica. A Montecitorio ho ricoperto con onore e disciplina la carica di capogruppo Pd nella III Commissione Affari Esteri e Comunitari e di membro dell’Assemblea Parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).
Dal 2016 al 2018 sono stato Sottosegretario per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale. E poi, dal settembre del 2019 al febbraio del 2021, sono stato nominato Ministro per gli Affari Europei.
Gli anni difficili della pandemia, con la reazione dell’Europa che ci ha resi orgogliosi della nostra comunità di destino, i negoziati del PNRR vissuti in prima persona e la vittoria: oggi abbiamo a disposizione più di 220 miliardi per rendere la nostra Italia più equa, più verde, più digitale.
Una missione nazionale quella del PNRR, su cui ho continuato a lavorare da quando ricopro la carica di Sottosegretario per gli Affari Europei. Mettere giù i progetti e dargli un punto di caduta concreto per migliorare la vita dei cittadini: un’occasione che non possiamo permetterci di perdere.

Basilicata Europa Comunità di Destino

Sradicarmi? la terra mi tiene e la tempesta se viene mi trova pronto’ scriveva Rocco Scotellaro. Noi meridionali questi versi li capiamo bene. Dovunque andiamo, anche lontani da dove siamo nati, non recidiamo mai le radici con la nostra terra. E questo legame così intimo ci permette di reggere gli urti della vita. Sono queste le sensazioni che ho provato nei primi giorni di campagna elettorale in #Basilicata. Mi sono sentito a casa, accolto, da affetto e sostegno. Da comunità, sindaci e amministratori locali che hanno bisogno di essere ascoltati e sostenuti.

La Lucania, ne sono convinto da tempo, ha le risorse, le energie e le idee per diventare un modello di sviluppo sostenibile per tutto il Sud.

I fondi del #PNRR accelereranno i percorsi di digitalizzazione e transizione ecologica. Rafforzeranno gli hub culturali e turistici. Ridaranno la medicina territoriale e di comunità. Offriranno alle imprese possibilità di crescita e al lavoro nuove occasioni.

C’è bisogno di serietà, rigore e concretezza e di pretendere trasparenza nell’utilizzo e nell’attuazione dei progetti. In questi anni sono stato onorato di lavorare per l’Italia in Europa, a difendere con i risultati e non con le chiacchiere il nostro Paese e il Mezzogiorno. Sono orgoglioso di aver contribuito all’ottenimento dei miliardi del PNRR, perché ho sempre pensato che fosse l’occasione per la mia terra di emanciparsi da catene materiali e immateriali che le impediscono un pieno sviluppo. L’Europa è la nostra comunità di destino, e la Basilicata ha la forza per guidare il Sud e quindi anche l’Italia alla rinascita. Questo è il mio programma, questa è l’idea del PD.

Per farlo abbiamo bisogno di tutti voi, tutti insieme il #25settembre. Forza.

Enzo Amendola

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